MOTIVAZIONE

Come arrivare a correre un’ora


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Come arrivare a correre un’oraCome arrivare a correre un’ora

La corsa è un’attività sportiva aerobica ad alta intensità, semplice da praticare a livello tecnico, flessibile, praticabile da tutti e a diverse età.
Risulta quindi naturale pensare che sia uno sport facilmente raggiungibile. Tuttavia, l’errore che in molti commettiamo quando iniziamo a praticare il running è pretendere di iniziare senza dare al corpo il tempo di metabolizzare la distanza e la fatica.
Più di una volta ho aiutato delle persone a cominciare a correre che pensavano di non essere “portate”: nel 90% dei casi, avevano tutti cominciato pieni di entusiasmo, correndo anche più di 30 minuti la prima volta.
Ritornati a casa, esausti e contratti, hanno iniziato a guardare alla corsa con un’aria frustrata e insofferente, come se la corsa li avesse rifiutati.

Nessuno di noi, o solo pochissimi, è incapace di correre, tutti possiamo farlo. L’errore è nel pretendere di correre da subito un’ora circa, cosa quasi impossibile a meno di non essere dei fenomeni naturali.

Come arrivare, quindi, a correre per un’ora senza frustrazioni?
Ci sono poche e semplici regole:

  • iniziare a correre gradualmente, alternando corsa a camminata. All’inizio potrete correre un minuto e camminare tre minuti, ripetendo l’esercizio 10 volte, per un totale di 40 minuti di esercizio. Man mano allungate il tempo di corsa e diminuite quello di cammino fino a correre tre minuti e camminare un minuto, per quaranta minuti. Dopo circa un mese arriverete a correre quasi quaranta minuti, fermandovi a camminare per pochi tratti.
  • La costanza premia. È meglio uscire a correre o camminare tre volte alla settimana quaranta minuti, che andare solo la domenica per due ore. Il corpo deve abituarsi e non dovremmo lasciarlo a riposo per più di 48 ore. Ad esempio, se noi corriamo di lunedì è bene tornare a correre mercoledì e poi venerdì, in modo che nelle 48 ore di riposo il corpo abbia tempo di rigenerarsi, senza perdere l’allenamento.
  • Rispettare il riposo. Il recupero è tanto importante quanto l’allenamento. Inutile uscire a correre mercoledì, giovedì e venerdì, perché il corpo non avrebbe tempo per metabolizzare l’allenamento precedente e voi rischiereste di infortunarvi.
  • Velocità e durata. Dopo un paio di mesi, se l’allenamento procede regolarmente, sarete in grado di correre in modo agile per 45 minuti. Il mio consiglio è di non passare immediatamente ai 60 minuti ma di cercare, per uno/due mesi, di coprire sempre più chilometri in quei 45 minuti, In questo modo, quando aumenterete il tempo di corsa, sarete in grado di gestire meglio forze e distanze.
  • Quando riuscirete a correre in modo agile, senza trascinarvi, per 45 minuti, allora potrete aumentare il tempo. Fatelo gradualmente, aumentando di 5 minuti a settimana. Dopo 5 mesi circa da quando avete cominciato a correre dovreste poter arrivare a coprire un tempo tra i 50 e 60 minuti di corsa continuativa.
  • Seguite un gruppo di corsa. Quando arriverete a correre per più di 40 minuti, cercate nei parchi della vostra città i gruppi di corsa organizzati dalle associazioni sportive e aggregatevi. Vi aiuterà a rimanere motivati.
  • Datevi la possibilità di sbagliare. Se un giorno vi sentite stanchi e non riuscite a correre come vorreste, pazienza! Prendetela con filosofia, smettete di correre, camminate e respirate bene. Non siamo macchine, ma esseri umani e se una corsa non va come vorremmo, ci sarà quella dopo che sarà sicuramente un successo!
  • In ultimo, iniziate ad alimentarvi con criterio, scegliendo cibi leggeri e non artefatti. Non andate a correre se non avete mangiato regolarmente e non saltate i pasti. La scusa di non aver tempo di pranzare dopo la corsa non è valida! Se non avete tempo di un pasto seduti, un sandwich di pane integrale o gallette di riso con 100 grammi di Bresaola della Valtellina IGP Rigamonti può essere gustato anche davanti al computer una volta tornati in ufficio.

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